Il mondo del turismo sta attraversando un momento di profonda riflessione.
Una delle maggiori fragilità evidenziate da questa situazione è come l’industria turistica sia costruita integralmente intorno ad un bene discrezionale: la maggior parte delle persone non deve viaggiare, sceglie di farlo.
Per questo motivo, fino a quando non si raggiungerà un picco e non saranno presenti evidenze di un sostanziale “giro di boa” in termini di tasso di infezione e di mortalità, difficilmente potranno palesarsi quei cambiamenti strutturali necessari a rimettere il business in carreggiata nel breve periodo.
La diffusione del virus ha focalizzato in particolare l’attenzione sulla natura globalizzata del turismo internazionale e su come il settore possa essere colpito con grande rapidità. Rapidità che ha contraddistinto per contro anche la curva di crescita del turismo globale, identificandolo come una delle forze trainanti più significative che hanno guidato l’economia mondiale a partire dagli anni ’50. Come si evince dal grafico di seguito, la veloce reattività dell’industria turistica le ha permesso di superare in tutto il mondo numerosi momenti di difficoltà, a partire dall’11 settembre 2001 fino alla crisi finanziaria del 2008.
Questi numeri e questo trend ci danno un messaggio chiaro: il turismo è una forza propellente dell’economia mondiale che supera ogni crisi, rafforzandosi sempre di più.
Per questi motivi, e al di là delle componenti economiche e finanziarie che impattano e impatteranno questa industria, questo momento dona al business dell’hospitality un’opportunità importante: pensare già a come ripartire, e a come farlo nel modo migliore.
Anche se ora può sembrare distante nel tempo, la gestione del post-sindrome influenzale da Coronavirus sarà un momento estremamente delicato per l’industria turistica, poiché essa dovrà agire contemporaneamente e con rapidità su molteplici fronti:
- ripristinare la fiducia e fornire garanzie al turismo sia interno che esterno
- radunare i principali stakeholders e sostenere gli sforzi di recupero
- sviluppare una strategia di rivalorizzazione che differenzi il paese sul medio lungo termine
Di seguito cinque suggerimenti dal team di Hospite:
COOPERAZIONE ≠ COMPETIZIONE
Una sfida importante per l’industria alberghiera di domani sarà quella di costruire, a livello locale e nazionale, un tessuto industriale maggiormente orientato verso la collaborazione tra imprese piuttosto che sulla competizione. Questo potrà consentire all’industria di ripartire rapidamente, diluendo i costi per gli investimenti che saranno necessari e ristabilendo un equilibrio sul medio termine che porti un vantaggio economico a tutta la comunità di riferimento. È un grande balzo di mentalità che questo momento ci suggerisce, ricordandoci che il bene comune è e deve rappresentare il driver primario rispetto all’interesse del singolo, anche in questo settore.
VALORIZZAZIONE DELL’ESSERE UMANO
In ottica di ripristinare la fiducia nei confronti dei mercati sia esteri che interni, la valorizzazione dell’ospite e delle professionalità che ne sono deputate al servizio sarà fondamentale. Le aziende guida del turismo di domani saranno coloro le quali metteranno al centro l’essere umano, valorizzando sia l’ospitalità come un mestiere altamente professionalizzante e da scegliere, sia mettendo a disposizione dei professionisti che decideranno di tornare e proseguire la loro carriera in questa industria il giusto supporto formativo per qualificarli e farli crescere.
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
La ripresa ci sarà, e spetterà ai leader del domani iniziare a pianificare e sostenere delle strategie coerenti e funzionali a supportarla. Strategie che devono prescindere dal fatto di possedere gran parte del patrimonio artistico e culturale mondiale, che devono accantonare l’assunzione che “i turisti arrivano” e che possono invece focalizzarsi sull’ecologia tra “sapere”, “saper essere” e “saper valorizzare”.
Ogni azienda, ogni professionista e ogni persona avrà un ruolo chiave in questo, per la ripresa del nostro territorio e per la creazione di una nuova identità turistica nazionale.
DIVERSIFICARE
Nella ricerca di strategie per il futuro, la costante arriva dall’analisi del passato, dove il filo conduttore è uno: il cambiamento. I rischi che oggi si stanno evidenziando per le imprese sono principalmente quelli legati a liquidità, flessibilità organizzativa e rischio di dipendenza da un mercato geografico. Per questi motivi, una parola d’ordine per il futuro dev’essere la diversificazione, su molteplici aspetti: a livello di organizzazione delle risorse interne, a livello di differenziazione dei mercati di riferimento e a livello di creazione di nuovi modelli di business strutturati che garantiscano una flessibilità maggiore rispetto a quelli attuali.
LA SICUREZZA COME DRIVER
Una delle eredità che questa situazione trasmetterà al futuro sarà una maggiore attenzione da parte degli ospiti a tutti gli aspetti legati alla sicurezza. Per questo motivo sarà molto importante, oltre che disporre di un sistema adeguato a proteggere il personale, gli ospiti, le risorse fisiche, i beni e gli effetti personali dell’ospite, anche saper comunicare con efficacia la sicurezza della nostra struttura e del servizio che essa offre.
Consci del fatto che come ogni altro fenomeno umano questa situazione ha avuto un inizio e avrà una fine, lasciamo che questo momento contribuisca ad aumentare, come aziende, come industria e come specie, il nostro livello di consapevolezza.
È questa la grande opportunità che questa crisi presenta, per tutti.
Buona giornata,
Il Team di Hospite